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9/26/2019
Sarà Brescia - main sponsor Ubi Banca – a ospitare il 26esimo Congresso annuale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari. Lo ha annunciato il presidente Massimo Mocio. All’evento, che si svolgerà il 7 e 8 febbraio, prenderanno parte il top management del sistema bancario italiano e i principali esponenti della finanza nazionale. Sabato 8 è previsto, come di consueto, il primo discorso ufficiale dell’anno del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
L’11 e 12 ottobre, intanto, sempre sotto l’egida dell’Associazione, si svolgerà il 17esimo Pan European Banking Meeting, a Milano, ospiti di Banco Bpm. Il tema conduttore della due giorni di workshop e conferenze sarà “Action Plan 2019 per una Unione dei Mercati dei Capitali sostenibile e responsabile”.
La sostenibilità non è più ormai solo una moda per l’industria, ma un vero e proprio trend dominante. Nel primo semestre le emissioni di green bond sono state 625, raggiungendo i 117 miliardi di dollari, in aumento di quasi il 50% sull’anno precedente. “Le emissioni in euro hanno fatto la parte del leone, segno che è l’eurozona il fattore di traino di questo mercato - ha puntualizzato il segretario generale di Assiom Forex Marco Bertotti – L’Italia si è distinta con 11 emissioni per 6,1 miliardi, tra cui si sono distinti il bond di Generali e quello Esg linked di Enel”.
Questo ultimo trimestre 2019 sarà però importante anche per due eventi epocali. In primo luogo, dal prossimo 2 ottobre, l’Eonia, il tasso interbancario overnight di riferimento per gli istituti, sarà sostituito dal nuovo tasso Estr. Come ha spiegato Bertotti “l’Eonia, che pure sarà calcolato fino al 2021, ha perso importanza in quanto, con la politica monetaria espansiva della Bce, i prestiti interbancari sono stati sostituiti dai finanziamenti della stessa Banca Centrale”.
Il secondo cambio avverrà a inizio 2020, quando l’Euribor, così come lo conosciamo noi, sarà sostituito dal nuovo indice che per ora è stato denominato Euribor Ibrido. Il nuovo tasso di riferimento per la stragrande maggioranza di prestiti e mutui “sarà più basso dell’attuale Euribor, circa 8,5 centesimi, in quanto rifletterà il costo della raccolta e non quello degli impieghi” ha puntualizzato Bertotti.
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