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5/30/2018 | Redazione Advisor
Siamo davvero sicuri che i clienti siano in grado di distinguere una consulenza “private” da una più “tradizionale”? E siamo certi che siano in grado di riconoscere le differenze tra i vari servizi private?
Alcuni risultati emersi dal XII Osservatorio sulla clientela Private in Italia, presentato da AIPB e GfK, sembrano dare una risposta negativa a questa domanda. Anzi. Spingono verso un’affermazione ancora più forte: "una banca vale l’altra". Secondo l’indagine, infatti, i clienti disposti a dichiarare che la propria banca sia eccellente e migliore rispetto ad altre è passato dal 12% del 2016 al 7% del 2017, tornando sui livelli pre-2010. Non solo. L’incontro con il banker, la telefonata o la visita in filiale, spesso sono l’esercizio di una routine, non lascia traccia nel vissuto della maggior parte dei clienti: solo il 15% dei clienti (19% nel 2016) ricorda e cita un evento positivo legato alla relazione con il private banker.
Insomma è evidente che è giunto il momento di riflettere sulle dinamiche che dovranno accompagnare in futuro la relazione tra banca-private banker-cliente finale. E non solo per gli inevitabili impatti della MiFID II. L'industria deve trovare nuovi "principi" sui quali impostare il proprio futuro. Quali? Se ne discuterà al "Wealth Management Forum 2018 - L'anno zero del private banking". È questo il titolo del secondo appuntamento dell'evento private organizzato da AdvisorPrivate con il patrocinio di AIPB e in programma per il prossimo 4 luglio 2018 alle ore 15.00 presso il Rosa Grand Hotel di Milano (Piazza Fontana 3). Non perdete l'appuntamento che vedrà la partecipazione di grandi protagonisti dell'industria. Prenota subito il tuo posto in sala e rimani aggiornato sul programma iscrivendoti a questa mail: wealthmanagementforum@o-fc.eu
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