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2/14/2018 | Redazione AdvisorPrivate
Più che raddoppiata, negli ultimi 10 anni, la percentuale di clientela femminile private, la cui fiducia, però, è più difficile da conquistare da parte di un private banker rispetto a quella di un uomo. Nell'arco di tempo considerato, infatti, secondo i dati Aipb, il numero delle investitrici è passato dall'11 al 24%, segno che sempre più donne private si stanno avvicinando al mondo degli investimenti.
C'è però un tema “specificità” che non deve essere trascurato: il target femminile ha, infatti, bisogni molto differenti rispetto agli uomini. Un articolo pubblicato lo scorso novembre da Scorpio Partnership rivela per esempio che il 70% delle donne Hnw rimaste vedove cambia il proprio banker entro un anno dalla morte del marito, evidenziando un disagio nei confronti del professionista che, in questa fase così delicata, non le fa evidentemente sentire accompagnate in modo appropriato.
“Per questo urge sempre più che gli operatori private mettano a punto un bouquet di servizi dedicati a questa fetta di clientela”, spiega Aipb, che aggiunge che anche le donne private italiane (come emerge dall'Indagine sulla clientela private realizzata da GfK per Aipb), nonostante siano storicamente più affezionate alla relazione diretta con il professionista, si dimostrano nel complesso meno soddisfatte del proprio banker rispetto agli uomini, anche se in misura minima (79% vs 82%).
E non è tutto: sempre dall'Indagine risulta che il 69% di loro non seguirebbe il proprio banker se cambiasse società, segno che la fiducia delle clienti donne è più difficile da conquistare e conservare nel tempo. Non è un caso, infatti, che quasi il 30% delle donne prenda in considerazione il parere di familiari e di altri esperti per decidere o documentarsi sui prodotti di investimento.
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