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1/24/2018 | Redazione Private
In una società in cui si tende a cambiare più spesso che in passato il proprio lavoro, l’ingrediente che permea questo contesto è senza dubbio la competitività, che fa sì che i talenti siano attratti verso altre realtà. Il mondo finanziario, e quello Private nella fattispecie, non fanno eccezione.
Proprio quella competitività di cui si parlava poco sopra, infatti, ha un ruolo non indifferente nello spingere i diversi istituti a dare il meglio di sé: Mark Elzweig, presidente della società di consulenza newyorkese Mark Elzweig Co. in un suo articolo per On Wall Street, afferma che “un mercato competitivo incentiva le aziende ad aggiornare di continuo i propri sistemi […] per richiamare a sé i migliori professionisti”, che si sentiranno più facilitati e stimolati nello svolgimento del proprio lavoro. Gli advisor, infatti, saranno attratti da operatori in grado di offrire sistemi avanzati che agevolino molte delle attività di operatività ordinaria, così da poter dedicare più tempo all’interazione con il cliente.
In proposito, nella survey Take Care of your Private Banker, AIPB ha chiesto ai banker quali supporti tecnologici la banca mettesse loro a disposizione: nel 74% dei casi si tratta di sistemi di verifica dell’adeguatezza, nel 68% dei casi strumenti di reporting al cliente e nel 62% dei casi aggiornamenti sulle caratteristiche dei prodotti e servizi delle banca. Sembrerebbe, in ogni caso, che gli operatori Private stiano facendo un buon lavoro, perché l’80% dei banker si dichiara soddisfatto dei sistemi offerti.
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