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7/26/2017 | Stefania Pescarmona
Il settore immobiliare continua a mantenere un posto saldo nella strategia di allocazione del patrimonio dei clienti Hnw e Uhnw. Ma perde appeal rispetto al passato. Secondo il World wealth report 2016 di Capgemini, nel 2015 il real estate è stato il quinto tra i settori che hanno condotto la crescita globale. Inoltre, una ricerca portata avanti da National Real Estate Investor ha evidenziato che gli investitori che detengono patrimoni sostanziosi tengono l’immobiliare in grande considerazione, nonostante gli addetti ai lavori del settore giudichino come una vera e propria sfida raggiungerli, informarli sulle strategie d’investimento e incontrare le loro aspettative. Questa survey, inoltre, ha stimato che la maggior parte dei clienti Hnw alloca tra il 6 e il 25% dei propri portafogli nel mattone.
In Italia, queste percentuali salgono in modo considerevole: nella composizione del patrimonio dei clienti private, infatti, le proprietà immobiliari raggiungono un valore del 39%, confermando la tendenza globale di cui si parlava poco sopra e la tradizionale passione italiana per il mattone. “È pur vero che il real estate nel nostro Paese ha subito un calo dell’appeal che deteneva un tempo: dal 2010 il settore ha perso il 18% di chi era abbastanza interessato a investire in immobili e l’8% di chi era molto interessato”, spiega Aipb, che poi conclude dicendo: “La passione per il real estate non ha sicuramente smesso di caratterizzare le scelte di investimento dei clienti private italiani: solo, il settore ha subito dei contraccolpi dovuti al contesto economico-fiscale sempre più complesso, rendendo il comparto meno attraente rispetto al passato”.
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