Profitti e masse in crescita per Cassa Lombarda, che ha chiuso il 2016 con un utile netto di oltre 2,5 milioni, in aumento del 28,5% rispetto al 2015, e con masse in risparmio gestito (raccolta a fee ricorrenti) che hanno raggiunto quota 2,33 miliardi, in rialzo di 285 milioni (+14%). Con questo balzo, la raccolta gestita è arrivata a rappresentare ormai il 56% del totale della raccolta indiretta, mentre la raccolta diretta, includendo il dato della liquidità sulle gestioni,  si è collocata a fine anno a 804 milioni (+25,3%), e le masse totali della clientela si sono attestate a 4,8 miliardi, il 5,8% in più rispetto all'anno prima.

Anche i dati patrimoniali hanno riportato numeri in crescita. “I fondi propri della banca si sono attestati a oltre 89,3 milioni di euro, portando il livello del CET1 al 17,12%, ampiamente sopra il livello fissato dalle autorità di vigilanza nel processo SREP (10,95%)”, si legge nel comunicato della banca, che nel corso del 2016 ha continuato in modo deciso il processo di consolidamento e crescita nel proprio core business del private banking, focalizzandosi sullo sviluppo del risparmio gestito e sulla crescita dimensionale (+11 private banker). 

Ulteriori operazioni hanno riguardato poi la struttura societaria. Negli ultimi mesi del 2016 è stata, infatti, formalizzata l’acquisizione da parte di PKB Privatbank SA della quota del capitale sociale di Cassa Lombarda posseduta da Cofi, con incremento della partecipazione dal 33,94% al 99,57%. "Tale operazione si inquadra in un processo di riorganizzazione e razionalizzazione della struttura societaria del gruppo Cofi, che, nell’ambito di un’operazione straordinaria di scissione, ha assegnato alla neocostituita Auriga, holding lussemburghese, le partecipazioni nei settori banking e finance. Auriga possiede, quindi, la  partecipazione totalitaria di  PKB Privatbank, che, a sua volta, detiene il 99,57% di Cassa Lombarda”, spiega la banca, che – a inizio 2017 – ha arruolato Filippo Casolari (nella foto) come vicedirettore generale.