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3/15/2017 | Redazione Advisor Private
Gli investimenti alternativi come le infrastrutture, le energie rinnovabili e l’asset leasing sono diventati componenti di valore dei fondi multi-asset di Kames Capital.
"Essi non solo forniscono interessanti redditi e opportunità di crescita, ma contribuiscono a diversificare il rischio grazie alla loro correlazione relativamente bassa con le asset class tradizionali", spiegaVincent McEntegart, gestore della strategia Kames Diversified Income e dell'omonimo, Kames Global Diversified Income Fund. Il fondo, lanciato nel mese di aprile 2016, si propone di fornire agli investitori un interessante rendimento annuo del 5% assieme alla crescita del capitale, investendo in diversi asset che generano rendimento, come le obbligazioni investment grade, quelle ad alto rendimento, le azioni, i listed property e gli investimenti alternativi. Tra questi ultimi, ci sono le infrastrutture, le energie rinnovabili e l’asset leasing.
“Quello delle infrastrutture è un buon esempio di asset class alternativa che sta attirando un notevole interesse da parte degli investitori”, commenta McEntegart, secondo cui i progetti infrastrutturali sono visti come vitali per la crescita economica: "Un certo numero di veicoli di investimento quotati sono stati avviati specificatamente per le infrastrutture e per gestire contratti per gli ospedali, le scuole, i trasporti e le utility. Questi - spiega il gestore - danno accessi a una serie di vantaggi, tra cui la bassa correlazione con le asset class tradizionali, un approccio generalmente difensivo, un rendimento stabile e spesso una protezione dall'inflazione a lungo termine”.
L'asset leasing, invece, è un tipo di investimento simile ai bond, che fornisce un ritorno assoluto attraente attraverso una combinazione di reddito costante e potenziali plusvalenze. “Tali asset offrono anche vantaggi in termini di diversificazione in quanto hanno una bassa correlazione ai mercati del credito e azionario”, dichiara McEntegart, che a titolo di esempio cita i fondi di leasing di aerei, che mirano a fornire reddito e crescita del capitale agli investitori attraverso il possesso e il noleggio di aeromobili commerciali.
Infine, ci sono le aziende di energia rinnovabile, che investono principalmente in attività eolica e solare e forniscono agli investitori un flusso di reddito legatio, in parte, a pagamenti indicizzati all'inflazione sostenuti dal governo. “In questi progetti, i ricavi derivano tipicamente per il 50% da pagamenti regolamentati indicizzati all’inflazione e per il restante 50% dai ricavi legati al valore dell’energia all’ingrosso – chiarisce il gestore – E siccome i volumi di produzione dell’energia eolica e solare sono ragionevolmente prevedibili, i flussi di reddito per le aziende energetiche rinnovabili sono molto più affidabili di quelli di molte aziende di altri settori". Tuttavia, essi sono più variabili rispetto a quelli connessi agli investimenti infrastrutturali e di leasing. Il che significa che nell’investire in quest’area bisogna tenere in giusta considerazione la copertura dei dividendi, che potrebbero risentire di due fattori: da una parte, modifiche retroattive ai meccanismi di supporto normativo e dall’altra, significative diminuzioni nei prezzi dell’energia all'ingrosso. Modelli di settore indicano, infatti, che per ogni riduzione del 10% dei prezzi di energia all'ingrosso, i rendimenti degli investitori per le fonti rinnovabili si ridurrebbero di circa lo 0,5% annuo.
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