Tempo di lettura: 2min

Banker uomini e donne, tra somiglianze e differenze

8/3/2016 | Stefania Pescarmona

Secondo Aipb, gestiscono, in media, lo stesso numero di nuclei familiari (73) e quasi la stessa cifra di asset: 80 milioni dei maschi contro i 76 delle femmine


Non è questione di livello di qualità del servizio erogato, ma di approccio alla professione. Ecco la principale differenza tra private banker uomini e private banker donne. A parlare è Aipb, che non esclude che, lavorando fianco a fianco, i due mondi riescano a contaminarsi tra loro, acquisendo dall’altro il meglio possibile.

Secondo l'Associazione, se da una parte bisogna lavorare per abolire il gender gap, anche per questioni etiche ed evoluzionistiche, d’altro canto, ci sono delle differenze che potrebbero, paradossalmente, incrementare il livello di qualità del servizio stesso. È la forma mentis del professionista, anche, a personalizzare il servizio e la sua erogazione; ne è una prova la visione che i banker hanno su come dovrebbero essere per potersi considerare di successo.

Secondo i dati forniti dall’ufficio Studi Aipb, le maggiori diversità tra uomini e donne si hanno sulla competenza tecnica, valutata indispensabile dal 70,2% dei maschi e dal 61,8% delle femmine, che nel 42,2% dei casi sentono di dover migliorare proprio su questo aspetto. Le donne, ad esempio, focalizzano maggiormente la loro attenzione su aspetti più relazionali, come la capacità di tradurre al cliente i bisogni della banca e di valorizzare il team a suo supporto. Questo perché le donne, antropologicamente, sono più inclini a relazionarsi con l’altro in termini di ascolto e sensibilità.

“Infatti, questo è l’ambito in cui i banker uomini sentono di dover migliorare: il 13,5%, ad esempio, reputa di dover meglio interpretare i bisogni del cliente (tra le donne solo il 5,1%) e il 10,1% vorrebbe tradurre al cliente il linguaggio della banca in modo più chiaro (tra le donne solo il 3,7%)”, spiega Aipb, che poi conclude dicendo: “Eppure, nonostante tutte queste disparità, il livello qualitativo del servizio erogato non sembrerebbe diverso tra gli uni e le altre: uomini e donne gestiscono, in media, lo stesso numero di nuclei familiari (73) e quasi la stessa cifra di asset, 80 milioni dei maschi contro i 76 delle femmine”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?