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4/22/2015 | pieremilio.gadda
Gli effetti del quantitative easing targato Bce continuano a propagarsi sui listini europei, nonostante le rinnovate tensioni all’ombra del Partenone. Dal lancio del programma di allentamento monetario, l’impatto sul reddito fisso è stato modesto. “Ma la strada per raggiungere l’obiettivo del 2% sull’inflazione è ancora lunga”, ricorda David Benamou, ceo di Axiom, boutique francese specializzata sul settore bancario (nella foto).
Intanto, nonostante le posizioni tra il governo guidato da Alexis Tsipras e i partner europei restino lontane, i mercati hanno limitato il contagio alle altre periferie del Vecchio Continente, almeno per adesso. Del resto, spiega Benamou, l’ipotesi di un nuovo default da parte di Atene appare molto più gestibile ora e gli investitori sono ormai abituati alla politica del rischio calcolato. “Le prossime settimane saranno decisive per il governo greco che deve fronteggiare molte scadenze. Un accordo in extremis a fine mese non è impossibile”.
Intanto, sul fronte regolamentare, la Germania ha proposto una legge per modificare la gerarchia dei creditori in caso di fallimento bancario, prevista dalla direttiva Brrs (Bank Recovery and Resolution Directive. Se fosse approvata, il debito senior verrebbe subordinato ad altre tipologie di debito come i depositi, ricorda l’ad di Axiom.
“Questa decisione offre una soluzione molto semplice ed altrettanto efficace alla questione de Tlac (Total loss absorbing capital). Secondo la bozza proposta dal Finacial Stability Board, tutte le banche di rilevanza sistemica dovranno detenere un cuscinetto compreso tra il 16 e il 20% (soglia ancora da definire) in asset ponderati per il rischio da utilizzare per un eventuale salvataggio – ricorda Benamou -. Se la legge tedesca dovesse passare, tutti i senior unsecured bond diventerebbero idonei per un bail-in e quindi potrebbero essere contabilizzati nel Tlac. Questo aprirebbe la strada all’adozione di norme analoghe in altri Paesi europei. Potremmo aspettarci quindi un’ulteriore compressione degli spread del debito senior e subordinato”.
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