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7/2/2014 | Redazione Advisor
Qualità dei Banker e del servizio d'investimento nel suo complesso. Capacità d'integrare servizi diversi da quelli di puro investimento. Secondo le direzioni Private interpellate dall'Aipb, sono questi i tre fattori critici su cui di baserà nei prossimi anni la competizione nell'industria dei servizi dedicati alla clientela di fascia alta. Ma se la qualità dei consulenti è riconosciuta dai vertici delle banche private come la risorsa chiave nella lotta per la conquista di nuove fette di mercato, in che modo i private banker interpretano il successo all'interno della propria professione?
Secondo un'indagine realizzata dall'associazione di categoria, sono 4 gli elementi distintivi che caratterizzano un consulente di qualità: la capacità di comprendere i bisogni della clientela e trasmetterli alla struttura centrale perché identifichi le soluzioni adeguate; l'abilità nel tradurre il linguaggio tecnico della banca e dei mercati per renderlo comprensibile e pratico agli occhi dei clienti; il possesso di forti competenze tecniche e, da ultimo, l'attitudine a valorizzare le competenze del team che ha a disposizione.
Nel complesso, i private banker intervistati da Aipb si mostrano consapevoli della forte evoluzione in atto all'interno del settore: 8 professionisti su 10 ritengono, infatti, che la loro professione cambierà nei prossimi due o tre anni. Interpellati sulle motivazioni di scelta del Private Banking come modello di servizio di cui essere parte, nell'ambito di un'indagine su un campione di quasi 1600 banker italiani, i professionisti si dichiarano fiduciosi del fatto che le funzioni direzionali stiano costruendo, con una nuova visione, la professione del consulente globale.
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