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Investimenti alternativi liquidi, dove puntare nel resto del 2023

8/2/2023 | Redazione Advisor

Ecco dove puntare secondo Kier Boley, cio di UBP Alternative Investment Solutions


"Nel secondo trimestre del 2023 gli asset con forte propensione al rischio sono tornati a salire, grazie alla tenuta dei dati macroeconomici e al dissiparsi di alcuni rischi sistemici legati alle banche regionali statunitensi e al tetto del debito USA" così evidenzia Kier Boley, cio di UBP Alternative Investment Solutions.

 

Nell’ambito degli investimenti alternativi liquidi, tutte le strategie hanno registrato guadagni, tranne quelle di Merger Arbitrage e Discretionary Macro, che hanno registrato perdite marginali. Le strategie più direzionali Equity L/S ed Event Driven, così come le Systematic Diversified, hanno registrato i rendimenti più elevati. La maggior parte delle strategie sistematiche ha recuperato dopo un primo trimestre difficile.

 

"Le nostre prospettive a livello di singola strategia rimangono sostanzialmente coerenti con il precedente trimestre. Nell'ambito delle strategie Equity L/S, la nostra preferenza rimane per i gestori meno direzionali/con bassa esposizione netta, sebbene stiamo rivalutando alcuni specialisti settoriali, anche direzionali. Per quanto riguarda le strategie più diversificate, quella Global Macro sta attraversando un periodo di consolidamento, che però potrebbe essere propedeutico ad un miglioramento della performance nella seconda metà del 2023. Nel reddito fisso, l'allargamento degli spread in alcuni mercati del credito ha creato un punto di ingresso interessante per le opportunità long" prosegue l'esperto.

 

Sul fronte equity long short. Poiché i mercati hanno prezzato una minor probabilità di recessione durante il trimestre, ne è conseguita la sovra performance di alcuni titoli ciclici, in particolare nei segmenti industriali e dei beni di consumo discrezionali. Questo ha impattato le posizioni corte di diversi fondi Equity L/S, mentre il sorprendente ottimismo economico ha recentemente offuscato le specificità delle singole aziende e dei loro fondamentali in un contesto generalmente rialzista.

"Continuiamo ad attenderci maggior dispersione settoriale e di singoli titoli nel mercato azionario, con conseguente differenza di performance tra aziende solide  e quelle deboli, e miglioramento delle prospettive per i fondi L/S azionari, a bassa esposizione netta, che preferiamo. Se poi i mercati azionari dovessero muoversi lateralmente o in modesto ribasso, tali strategie potrebbero offrire forti rendimenti assoluti con una bassa correlazione ai mercati azionari" sottolinea Boley.

 

Sul fronte macro, invece nonostante le perdite registrate nel 2023, molti gestori di questo gruppo rimangono posizionati in modo difensivo e opportunistico a causa dei numerosi segnali contrastanti provenienti dai mercati. "La strategia Macro è una delle poche che può trarre vantaggio da regimi di mercato molto diversi, tra cui il recente contesto inflattivo. Il timore di una recessione potrebbe favorire posizioni difensive come le obbligazioni a lunga scadenza, lo yen giapponese e long value/short growth. Quindi manteniamo una convinzione elevata sulla strategia in quanto l'andamento dell'inflazione rimane il problema economico principale, sebbene con l'avvicinarsi del picco di rialzo dei tassi potremmo aspettarci una maggior volatilità" precisa il cio di UBP Alternative IS.

 

Discorso differente invece per credit & event driven. "Stiamo aumentando la nostra esposizione agli specialisti di credito corporate, che sono in grado di generare valore sia sul lato lungo che su quello corto dei portafogli. L'inflazione elevata e l'aumento dei tassi faranno sì che le società maggiormente indebitate non siano in grado di far fronte ai maggiori oneri finanziari assunti nel precedente contesto di tassi molto bassi. Non prevediamo necessariamente un aumento sostanziale dei tassi di insolvenza, ma ci aspettiamo una maggior dispersione e volatilità e un allargamento degli spread, che dovrebbe offrire ai gestori del credito migliori opportunità d’investimento e al contempo la possibilità di ottenere una redditività più elevata" precisa Boley.

 

I gestori relative value dovrebbero registrare una performance in linea con le medie di lungo periodo. "Da un lato, l'aumento della volatilità crea maggiori opportunità di trading ed arbitraggio, dall’altro, l'aumento dei tassi d'interesse e i movimenti delle curve dei tassi stessi nonché la riduzione della liquidità delle banche centrali potrebbero causare un ampliamento degli spread creditizi, per cui il consiglio è di adottare approcci meno direzionali" spiega l'esperto della società di gestione. Per questo motivo, pollice su per arbitraggio sui bond governativi o convertibili, le strategie di long/short credit (rispetto alle strategie di tipo long-biased e carry) e gli approcci multi-strategy multi-manager siano aree affidabili in cui aggiungere esposizione al rischio.

 

Infine per le strategie sistematiche, l'esperto evidenzia come negli ultimi anni abbiano dimostrato i vantaggi di diversificazione che possono offrire in periodi di incertezza macroeconomica, quindi potrebbero beneficiare sia di forti movimenti al rialzo che di movimenti al ribasso, ove vi fosse un contesto di mercato caratterizzato da trend e dispersione. Se invece il mercato rimanesse in un range o sperimentasse ritracciamenti repentini, come quello di marzo 2023, le strategie quantitative più direzionali potrebbero soffrirne e venire sostituite da strategie di arbitraggio o breve termine.

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