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12/28/2015 | Redazione Advisor
Nasce il primo indice sintetico per monitorare l'andamento dell'industria private a livello nazionale. Si tratta del primo atto ufficiale dell'Osservatorio sul private banking in Italia, l'iniziativa annunciata lo scorso aprile dall'Università Cattaneo con la collaborazione di Banca Generali e il supporto di Kairos (leggi).
Come riporta Il Sole 24 Ore, l'indice sarà aggiornato su base annuale e prende in esame tre componenti che, con un peso relativo differente, contribuiscono a determinare il valore del parametro di riferimento: l'andamento del settore del private banking (50%), l’evoluzione del contesto socio-economico (30%) e la dinamica dei mercati regolamentari (20%). "Per misurare l'andamento di questo mercato e soprattutto le sue prospettive non bisogna limitarsi ai numeri e ai volumi del sistema ma bisogna anche guardare ad alcuni dati macroeconomici e agli indicatori di ricchezza e benessere che hanno un enorme influenza sui movimenti di mercato - spiega Anna Gervasoni, professore ordinatio Liuc - Università Cattaneo -. Un altro elemento da considerare è l’andamento del mercato immobiliare che è correlato all’entità delle masse amministrate”.
I parametri che saranno analizzati per misurare la dinamica del settore saranno l'ammontare gestito (35%), il numero di clienti (35%), il peso specifico degli investimenti alternativi (15%) e i servizi offerti dalla top ten di mercato, di cui fanno parte: Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking (125,6 miliardi), Unicredit (91,4 miliardi), Ubi Banca (33 miliardi), Banca Aletti (28,4 miliardi), Bnl-Bnp PAribas Private Banking (28,1 miliardi), Ubs (27 miliardi), Gruppo Mps (22,1 miliardi), Deutsche Bank (16,5 miliardi), Banca Esperia (15,9 miliardi) e Banca Generali Private Banking (15,4 miliardi).
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