La voluntary disclosure comincia a dare buoni frutti nella raccolta del comparto assicurativo. “Osserviamo già i primi segnali di crescita legati al rientro dei capitali. I numeri della voluntary, però, si vedranno soprattutto nel 2016, perché la seconda finestra per l’adesione alla procedura di regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero si chiude tra fine novembre e fine dicembre”, ricorda Luca Bertacchi, head of Central and Southern Europe di Lombard International (nella foto).

 

Di recente, la società ha annunciato l’integrazione tra la lussemburghese Lombard International Assurance e la nordamericana Philadelphia Financial, oggi insieme sotto il marchio globale Lombard International. A livello aggregato, l'attività delle due compagnie vanta un patrimonio amministrato di 75 miliardi di dollari, pari a circa 68 miliardi di Euro, impiegando oltre 500 professionisti, tra cui più di 60 esperti specializzati in 20 giurisdizioni. “Grazie a questa operazione, possiamo sviluppare soluzioni efficienti di pianificazione patrimoniale per i clienti con esigenze di mobilità internazionale: ad esempio, cittadini americani che risiedono in Europa e viceversa”, chiarisce Bertacchi.

 

Entro fine anno, Lombard International lancerà i primi prodotti “dual-compliant”, conformi a coppie di giurisdizioni differenti, nello specifico UK-Usa e Germania-Usa. “Le nostre ambizioni di crescita regionale e globale sono state fortemente rafforzate dall’ingresso di Blackstone nell’ottobre 2014. Per sviluppare in modo efficace questo segmento di business – precisa Bertacchi - è necessario valorizzare la nostra presenza a livello locale”. La branch italiana rappresenta la prima stabile organizzazione di Lombard International in Europa. “Vogliamo esportare questo modello, basato sulla distribuzione tramite sedi locali di prodotti di alta gamma con cuore lussemburghese. L’ apertura della branch belga è in dirittura d’arrivo”.

 

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