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5/27/2015 | Redazione Advisor
Il comparto assicurativo guadagna peso nell’industria private. Secondo un’indagine dell’ufficio studi Aipb, nel 2014 ha raggiunto 56 miliardi di euro, 20 miliardi in più rispetto al 31 dicembre 2010, con una quota superiore all’11% dei portafogli. Il segmento è dominato dalle polizze di puro investimento (polizze miste e vita intera) che, nonostante una costante decrescita, valgono ancora il 50% della componente assicurativa. Al secondo posto si collocano le unit linked, apprezzate dagli investitori per le caratteristiche di flessibilità contrattuale, diversificazione finanziaria e modularità del rischio. Di recente le multiramo evidenziano un trend di crescita particolarmente vivace.
Secondo l'Aipb, lo scenario caratterizzato da tassi ai minimi risulta premiante per i prodotti Vita. Ma il comparto continua a essere apprezzato anche per i vantaggi fiscali, per caratteristiche tecniche connaturate come la non sequestrabilità del capitale, la fuoriuscita dell’asse ereditario e l’esenzione dell’imposta di successione: tutti motivi che spiegano la forte crescita realizzata negli ultimi anni. I recenti interventi correttivi introdotti con la Legge di Stabilità non hanno compromesso l’appeal del comparto assicurativo, nel suo complesso.
Non è un caso se 88 Private su 100 dichiarano di avere prodotti di private insurance nei propri portafogli. I clienti con patrimoni superiori ai 500 mila euro ne apprezzano soprattutto le caratteristiche di differenziazione allocativa, ottimizzazione fiscale e protezione, indispensabili per la corretta valorizzazione della ricchezza finanziaria e reale.
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