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Manuli (Hedge Invest): “Alternativi in sella a Fed e Bce”

9/30/2014 | Redazione Advisor

Nei prossimi mesi la tendenziale divergenza in tema di politica monetaria da parte delle due maggiori banche centrali offrirà opportunità differenti sulle due sponde dell'Atlantico


La distonia crescente tra Federal Reserve e Banca Centrale Europea – la prima sempre più vicina all’inizio della normalizzazione monetaria, la seconda pronta a fare quanto possibile per ridare fiato all'economia, condizionerà nei prossimi mesi anche le strategie alternative.

 

In Europa, dopo le misure annunciate il 4 settembre da Draghi, i cui dettagli verranno resi noti dal governatore il prossimi 2 ottobre, “la consapevolezza di una Bce garante di liquidità e impegnata a sostenere la crescita economica dovrebbe mantenere un livello contenuto di volatilità”, premette Alessandra Manuli, amministratore delegato e responsabile per gli investimenti di Hedge Invest sgr (nella foto): sui mercati azionari europei – spiega – potrebbero essere quindi favorite le strategie long/short. Proprio il programma di acquisto diretto di Abs da parte della banca centrale potrebbe fare da stimolo alla ripresa del mercato delle cartolarizzazioni, il cui ammontare a fine 2013 era pari a 1400 miliardi di euro, un quinto del mercato Abs negli Usa. Il settore finanziario sarà al centro dell'attenzione nelle prossime settimane: qui si potrebbero creare buone opportunità tra le banche ad elevate capitalizzazione, che, secondo l'ad, dovrebbero passare indenni l'esame dell'Aqr (Asset quality review). L'euro più debole favorirà i settori ciclici mentre, sui mercati del credito, il contesto ricco di ristrutturazioni e ricapitalizzazioni dei bilanci bancari prima, e l'inizio di una fase di consolidamento del settore poi, dovrebbero favorire le strategie event driven e i credit long/short.

 

Sull'altra sponda dell'Oceano Atlantico, potrebbe invece rivelarsi premiante un duplice posizionamento ribassista: “sulle società esportatrici americane, le più penalizzate dal rafforzamento del biglietto verde, soprattutto nel settore tecnologico; e i titoli investment grade, storicamente il segmento più vulnerabile in caso di politiche monetarie restrittive”, chiarisce Manuli. Le prospettive di un'inversione di rotta della Fed sul fronte tassi, del resto, potrebbe determinare un'accelerazione dell'attività M&A, a beneficio dei gestori event driven. Sui mercati valutari, conclude l'ad di Hedge Invest, la tendenza divergente osservabile nelle scelte delle due maggiori banche centrali creerà opportunità d'investimento anche sulle curve dei tassi e sulle valute: terreno fertile per una buona performance dei fondi macro.

 

 

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