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Private bank, la scommessa è high tech

8/6/2014 | Redazione Advisor

Il 60% degli investitori vuole potenziare il contatto a distanza tra banker e clienti. Gli operatori puntano sulla firma digitale e il potenziamento dei servizi dispositivi


La maggior parte dei clienti private rimane affezionata alle vecchie abitudini, come l’appuntamento fisso nell’ufficio del banker: secondo un’indagine dell’Aipb, infatti, l’81% della clientela che dispone di patrimoni sopra 500 mila euro continua a privilegiare il contatto diretto in banca con il proprio referente per gli investimenti. Il 17% preferisce accoglierlo nel proprio ufficio o luogo di lavoro e solo il 10% lo incontra a casa.

 

Al tempo stesso, aumenta l’uso delle nuove tecnologie che rendono possibili modalità alternative di comunicazione con il banker. L’indagine sopraccitata rileva che 91 clienti private su 100 usano il personal computer e di questi l’87% per svolgere attività di tipo finanziario. Sono sempre di più coloro che dispongono di uno smartphone (59%) o di un tablet (39%) e quasi i due terzi di questi se ne serve per accedere a servizi collegati al mondo della finanza, mentre molto meno diffusi risultano i social network (23%) e i sistemi di web-conference (16%). Parallelamente, anche le banche private cercano, sebbene con un certo ritardo, di adeguarsi al crescente utilizzo di strumenti tecnologici. Se, infatti, la maggior parte degli operatori dispone ancora di un servizio di internet banking basilare, con funzioni prevalentemente informative, già oggi 15 player hanno arricchito la piattaforma con servizi di reportistica avanzata per il portafoglio e funzioni dispositive di trading online. Entro il 2015, spiega l’Aipb, 11 private bank avranno completato la migrazione verso un modello ancora più evoluto, dotato di strumenti per la sottoscrizione delle proposte di consulenza formulate dal banker (tramite area riservata), eventualmente da effettuare mediante firma elettronica in un momento successivo all'incontro con il consulente.

 

Nel frattempo, il 60% degli operatori dichiara di voler potenziare il contatto a distanza tra banker e clienti nei prossimi anni; di questi, oltre la metà intende valorizzare contestualmente anche il team di specialisti. Il 24% non ha pianificato alcun cambiamento mentre il 12% punta esclusivamente al rafforzamento della squadra si banker.

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