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Il Private banking è la prima scelta

7/23/2014 | Redazione Advisor

Aumentano i clienti che utilizzano come istituto principale le strutture dedicate ai grandi patrimoni


Quasi la metà dei clienti che potrebbero avere accesso ai servizi Private non si avvale delle strutture dedicate ai patrimoni superiori ai 500 mila euro. E la percentuale è rimasta costante negli ultimi quattro anni, con oscillazioni minime, tra il 46 e il 47% del totale della clientela di fascia alta. La buona notizia è che chi ha messo alla prova il servizio è soddisfatto e negli anni ha deciso di affidare una quota via via crescente del proprio patrimonio al private banking.

 

Dal 2012, infatti, la percentuale dei clienti che lo utilizzato come istituto principale è salita dal 30 al 41% mentre la percentuale di coloro che lo considerano un istituto secondario è precipitata dal 17 al 5%. I clienti che si rivolgono esclusivamente alla struttura di private banking rappresentano uno zoccolo duro dell'8%, un valore rimasto pressoché immobile nel corso degli ultimi 4 anni.

 

Nel frattempo, le dinamiche concorrenziali all’interno del segmento private sono ormai mutate e alcuni modelli di servizio, che utilizzano efficacemente le principali leve di marketing, stanno erodendo quote di mercato ad altri. E se in passato hanno prevalso logiche di fidelizzazione della clientela, oggi gli istituti di credito si trovano a fare i conti con forti pressione competitive e devono lottare per la conquista di nuovi segmenti di business.

 

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