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La MiFID II non cancella l'incubo RDR

1/18/2014 | Francesco D'Arco

In molti hanno sottolineato l'importante scelta del trilogo di "limitare" il divieto di incentivo alla sola consulenza indipendente. Ma presto dovrà esprimersi l'ESMA e...


L'annuncio del tanto atteso accordo politico intorno alla MiFID II è arrivato martedì 14 gennaio. In quella data il trilogo (Consiglio, Parlamento e Commissione europea) ha chiuso le lunghe trattative che stanno caratterizzando la nascita della MiFID Review. Trattative che ora lasciano spazio agli incontri tecnici per definire i dettagli del testo definitivo della direttiva.

 

Le reazioni all'annuncio dell'accordo non sono mancate e in molti hanno sottolineato l'importante scelta del trilogo di "limitare" il divieto di incentivo alla sola consulenza indipendente: il temuto effetto-RDR che avrebbe dovuto toccare tutto il mondo della distribuzione, compreso quello dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), non è arrivato.

 

Una vittoria per i paesi anti-RDR? È ancora presto per dirlo. Se è vero, infatti, che le indicazioni dell'accordo politico parlano di uno stop all'inducement solo per i fee-only, è anche vero che al momento non sono ancora chiari i confini del concetto di consulenza indipendente. 

 

Ci sono diversi passaggi prima di giungere ad un testo definitivo della MiFID II, e uno di questi è da seguire con particolare attenzione: quello che coinvolge l'ESMA

 

"L'autorità europea dovrà ora esprimere un parere sulle nuove regole e avviare i lavori per redigere le norme definitive che dovranno essere poi recepite dai vari ordinamenti nazionali" spiega ad AdvisorOnline Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni. "Tra i temi in discussione sui tavoli dell'ESMA c'è anche la definizione di consulenza indipendente. L'autorità europea vorrebbe ampliare questo concetto e allargare di conseguenza il raggio d'azione dei divieti agli incentivi".

 

Insomma, sicuramente non avremo un divieto che colpirà tutto il mondo distributivo ma i rischi di un effetto-RDR sulle reti di promozione finanziaria o, almeno, su una parte dell'attività delle reti non è ancora escluso.

 

"Sarà importante  monitorare con attenzione i documenti emanati dall'ESMA e partecipare alle varie consultazioni, come ha giustamente sottolineato nei giorni scorsi EFAMA" continua il direttore generale di Assogestioni.

 

Tutto questo avviene in uno scenario particolarmente complicato dal punto di vista politico. Se infatti è vero che dopo la presidenza greca toccherà a quella italiana, non dobbiamo dimenticare che tra le due presidenze ci saranno le elezioni europee (previste per il 22-25 maggio 2014, ndr). Un appuntamento che spinge ad un innalzamento del livello di guardia da parte del mondo della promozione finanziaria. I mesi operativi delle due presidenze del 2014, considerando i tempi tecnici legati alle elezioni, sono pochi. Questo determinerà forti accelerazioni all'inizio e alla fine dell'anno. Accelerazioni che potrebbero favorire le lobby più forti: motivo in più per farsi trovare al posto giusto e al momento giusto. 

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