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7/9/2012 | Massimo Morici
Slitta a settembre il voto all’Econ, la Commissione europea per gli Affari economici e monetary che sta scrivendo la bozza della MiFID II, su alcuni emendamenti che eliminano il divieto di incentivi per i consulenti indipendenti. La Commissione avrebbe dovuto votare domani la nuova versione della bozza che inlcude, tra gli altri punti, anche i nuovi emendamenti, ma si sarebbe deciso all'ultimo di spostare il voto alla prossima riunione, prevista per il 3 settembre, stando a quanto riportano il Financial Times e Financial News.
Una decisione attesa dalla maggior parte degli operatori, ma che non ha sorpreso chi segue da vicino il dibattito in corso a Bruxelles. "Questo ritardo non è del tutto sorprendente e riflette la quantità di problemi nel testo MiFID che sono litigiosi e restano in discussione ", ha detto Rosa Armesto, capo economista alla Federation of European Securities Exchanges.
La Commissione negli scorsi mesi, durante il semestre danese, aveva incluso nella bozza della MiFID II il divieto di incentivi da enti terzi (come le case prodotto) per la consulenza qualificata come "indipendente", sotto la spinta dei paesi nordici (Olanda in testa), con l'obiettivo di proteggere gli investitori da eventuali consulenze di parte. Ma un divieto totale, come auspicato da alcuni paesi membri, non avrebbe il supporto della maggioranza in sede parlamentare, in quanto altri paesi (guidati dalla Francia) propenderebbero per consentire gli incentivi anche ai consulenti indipendenti aumentando però la trasparenza del settore.
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