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MiFID: consulenti, il nodo sull'indipendenza

4/30/2012 | Roberto Abate

Nella proposta di revisione della direttiva Bruxelles vuole limitare l'uso della parola "indipendente" in quanto potrebbe portare a credere che altre forme di consulenza abbiano una connotazione negativa


Una maggiore trasparenza e ulteriori limiti all'obbligo di specificare se la consulenza d'investimento sia indipendente e se si basa su'analisi più ampia o più ristretta del mercato. Sarebbero questa alcune delle novità inserite da Markus Ferber, relatore della MiFID per il parlamento europeo,nella proposta di revisione della direttiva avanzata dalla Commissione.


Proposte in linea con con quanto evidenziato nelle scorse settimane dal Fecif, l'organismo rappresentante dei consulenti e intermediari finanziari a livello europeo, che ritiene più opportuno, alla pari di Ferber, limitare l'uso della parola "indipendente" in quanto potrebbe portare a credere che altr forme di consulenza abbiano una connotazione negativa. Tra gli altri punti, inoltre, quello dell'obbligo, prima della prestazione della consulenza, di informare i clienti se vi sono stati pagamenti di terzi e se la consulenza è prestata su un numero limitato di strumenti.

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