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Fisco: rendite al 26%, cosa fare con i clienti

6/30/2014 | Massimo Morici

Gestione del cambiamento dell’aliquota, affrancamento, difficoltà di gestire un regime transitorio complesso: il commento di Olivia Zonca, responsabile fiscalità finanziaria di BNP Paribas Securities Services


Il primo luglio scatta la nuova tassazione sulle rendite finanziarie, che passerà dall'attuale 20% al 26%, con l’importante eccezione dei titoli di Stato, la cui tassazione permarrà al 12,5%. Gestione del cambiamento dell’aliquota, affrancamento, difficoltà di gestire un regime transitorio complesso, sono tutti aspetti che richiedono di essere attentamente vagliati caso per caso, perché le variabili da considerare sono tante. "Oltre ad adeguare le procedure, occorre informare la clientela circa la possibilità di affrancare i capital gain maturati sugli strumenti finanziari detenuti su un certo conto titoli alla data del 30 giugno" spiega Olivia Zonca, responsabile dell'area fiscalità finanziaria di BNP Paribas Securities Services. "In questo caso - prosegue - il contribuente può scegliere di assicurarsi la tassazione al 20% pagando, senza vendere i titoli, un’imposta sostitutiva sulla plusvalenza latente ai valori di borsa del 30 giugno, con l’effetto che solo i proventi realizzati dopo tale data saranno tassati al 26%".
 
 
Ogni situazione però andrebbe valutata singolarmente, come nel caso della presenza di eventuali minusvalenze non ancora utilizzate sul dossier titoli dei clienti, che, sottolinea Zonca, "possono quindi essere spese per ridurre il valore della plusvalenza latente da tassare al 20%". Il cliente, inoltre, deve anche considerare che per essere effettiva, la procedura di affrancamento prevede la messa a disposizione dell’intermediario della provvista per versare le imposte sulle plusvalenze latenti. 
 
“Sul fronte degli intermediari - prosegue Olivia Zonca – al problema dei tempi ristretti per adeguare le procedure si somma anche la difficoltà di gestire un regime transitorio complesso, in particolare con riguardo alla speciale procedura di cambiamento di aliquota per le quote dei fondi comuni di investimento, per il quali opera di fatto una sorta di affrancamento automatico: i plusvalori maturati al 30 giugno continueranno ad essere tassati al 20% anche se realizzati dopo tale data. Su questo delicato punto è intervenuta lo scorso 27 giugno l’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 19/E"
 
 
 

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