La ricchezza finanziaria degli italiani è aumentata dello 0,5% nei primi nove mesi del 2013. Lo riporta il rapporto sulla stabilità finanziaria di Bankitalia di maggio, secondo cui l'incremento del patrimonio investito in strumenti finanziari è dovuto principalmente a due fattori: una forte crescita del risparmio (11,1%) a fronte di una riduzione dei consumi e l'aumento dei prezzi delle attività mobiliari. La ricchezza totale, prosegue Bankitalia, ha tuttavia continuato a ridursi per effetto del calo del valore degli immobili.

Nel 2013 le famiglie hanno registrato una flessione del reddito disponibile inferiore all’anno precedente (-1,2%), mentre il reddito nominale è rimasto sostanzialmente invariato. Prosegue la contrazione dei debiti finanziari (-1,6% nel 2013), ma si registrano segnali di ripresa dei prestiti per l’acquisto di abitazioni. Le erogazioni di mutui nel primo trimestre del 2014 sono aumentate del 9,3% rispetto al periodo corrispondente del 2012. Le indagini presso gli intermediari, spiegano gli esperti di Via Nazionale, indicano che "il miglioramento riflette sia un allentamento delle condizioni di offerta sia una ripresa della domanda principalmente dovuta a prospettive meno negative riguardo all’evoluzione dell’attività economica". 

Stando alle proiezioni di Bankitalia, che considerano uno scenario di graduale ripresa economica, la percentuale di famiglie vulnerabili nei prossimi due anni rimarrebbe sostanzialmente stabile (2,8% nel 2015). Il fattore di rischio più rilevante per le famiglie indebitate, sottolinea Via Nazionale, è rappresentato dalla dinamica del reddito disponibile: se esso rimanesse invariato rispetto al 2013, la quota di famiglie vulnerabili aumenterebbe al 3,3% nel 2015.