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7/17/2018 | Eugenio Montesano
Un decalogo dell’azionista attivo per gli investitori istituzionali con tutte le istruzioni per “l’uso dei diritti che consentono di incidere non soltanto sulla governance, ma anche sulle strategie e sui risultati di lungo termine delle società quotate”.
È quanto messo nero su bianco da Assoprevidenza (l’Associazione che riunisce i protagonisti della previdenza e dell’assistenza complementari in Italia) e dal Consiglio nazionale dei commercialisti, che hanno siglato un’intesa che, recita una nota, "si svilupperà attraverso una serie di iniziative di informazione e formazione a beneficio di fondi pensione, casse di previdenza dei liberi professionisti e altri investitori istituzionali".
“Per gli investitori previdenziali, cui sono affidati i risparmi dei lavoratori, autonomi e subordinati – dice il presidente dell’Ordine Massimo Miani – è fondamentale avere conoscenza e consapevolezza degli obiettivi, dei progetti di sviluppo e delle modalità di gestione e di governance delle società di cui possiedono titoli azionari per poter esercitare in modo attivo i diritti stabiliti anche a livello europeo dalla Shareholder Rights”, la direttiva Ue del 2017 sui diritti degli azionisti.
Nel corso di un convegno di presentazione del piano, che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma, il consigliere segretario dei commercialisti Achille Coppola ha presentato il progetto di azionariato attivo della categoria professionale, da tempo impegnata per “una maggiore partecipazione dei piccoli azionisti e degli investitori istituzionali alle decisioni delle società” quotate in Borsa, precisa la nota, “anche attraverso il lavoro di un gruppo di studio interno in collaborazione con i maggiori gruppi italiani quotati”.
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