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10/21/2011 | Roberto Abate
La scelta di Ignazio Visco alla guida di Bankitalia piace alla grande stampa internazionale oltre che per le sue capacità, anche per la sua neutralità. Per il Wall Street Journal, Visco è un "civil servant che ha lavorato a lungo alla Banca d'Italia e anche all'Ocse, è una figura non schierata politicamente, una rarità nel frammentato panorama politico italiano".
L'Italia ha messo fine "ad un processo di selezione inusualmente teso con una nomina a sorpresa", scrive il WSJ. "Silvio Berlusconi ha messo fine a mesi di rinvii" e con "un'inversione a U" ha indicato a "sorpresa" Visco, esordisce il Financial Times, ricordando però che fino al giorno prima il premier aveva fatto il nome di Lorenzo Bini Smaghi, membro italiano al board della Bce, sostenuto dai francesi che reclamano la sua poltrona all'Eurotower.
Anche il New York Times parla di scelta "a sorpresa dopo settimane infuocate e turbolente", mentre il britannico The Guardian, infine, sottolinea l'imparzialità del nuovo governatore "rispettato da entrambi gli schieramenti della scena politica", sottolineando come il banchiere centrale in pectore assuma l'incarico in un momento di difficoltà per l'economia italiana.
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