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10/13/2011 | Roberto Abate
JP Morgan ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con i profitti in calo del 4% a 4,3 miliardi di dollari, a causa della paura degli investitori per la crisi della zona euro. Il risultato sconta la pessima performance dell'investment banking, sceso di un terzo, compensato però dai buoni ritorni nell'attività di consumer banking, che ha aggiunto 1,9 miliardi di dollari all'ultima riga del conto economico.
I ricavi sono rimasti pressoché stabili a 24,4 miliardi di dollari. Il business delle carte di credito ha continuato ad essere redditizio, con un aumento del 10% nei volumi di vendita, mentre sono migliorate in modo significativo le rate dei mutui incassate, visto che Jp Morgan Chase è stata una delle banche costrette a fare svalutazioni per miliardi di dollari a causa dell'insolvenza dei proprietari di immobili durante la crisi economica scoppiata nel 2008.
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