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10/6/2011 | Marcella Persola
Mentre nel Regno Unito si discute delle nuove implicazioni che la direttiva RDR (Retail Distribution Review) potrà avere sui financial advisor, e in Italia si discute della nuova MIFID e delle difficoltà che sta attraversando il mondo del risparmio gestito, in altri paesi si sperimentano nuovi modi per attrarre clienti/investitori.
E' il caso di Personalcapital.com lanciato recentemente e di cui si sta discutendo anche nel Regno Unito che nelle sue premesse iniziali conferma di essere "la nuova generazione dei financial advisor". Il suo fondatore Bill Harris, ex eco di Paypal e Quicken ha raccolto un finanziamento di 25 milioni di dollari da alcuni venture capitalist e ha dato vita a questa nuova piattaforma.
Certo per alcuni potrebbe sembrare che questa iniziativa sia abbastanza lontana dal mondo "made in Italy" o che non rappresenti nessuna novità, rispetto ai siti personali, che si vedono anche in Italia dei consulenti finanziari fee-only. Ma cosa promette questa piattaforma? Innanzitutto la piattaforma aggrega tutti gli investimenti dalle diverse risorse. E poi cattura tutte le informazioni relative agli obiettivi e i piani del cliente, prima di creare l'asset allocation strategica, e aiuta il cliente a costruire un portafoglio con azioni et ETF. Il sistema inoltra ribilancia automaticamente il portafoglio e gestisce il timing del capital gain e le perdite. Successivamente a chi lo richiede con una fee dell'1% annuale consente l'accesso a un financial advisor indipendente. Aiutato dalla tecnologia i consulenti sono in grado di gestire oltre 200 clienti.
In breve le promesse sono chiare: offrire un servizio indipendente, low cost, con commissioni basiche e adatta a quella generazioni di "nativi digitali", che forse prediligono questi canali.
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