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9/28/2011 | marco.gementi
Nuova forma per la Banca Popolare di Milano.
L'istituto (nella foto il presidente Massimo Ponzellini) abbandona il sistema di governance tradizionale e adotta il duale per realizzare una netta separazione tra proprietà e gestione, come chiesto dalla Banca d'Italia.
Nella giornata di ieri il consiglio di amministrazione ha approvato a maggioranza, con voto contrario dei soci non dipendenti e pensionati, assente invece il consigliere del Credit Mutuel, la nuova governance della banca, che fino all'ultimo è stata oggetto di limature per venire incontro alle istanze dei consiglieri di maggioranza.
Il nuovo statuto adesso dovrà essere trasmesso alla Vigilanza che lo esaminerà e modificherà senza riserve in tempo utile per l'assemblea degli azionisti che è stata convocata per il 22 ottobre.
Altre conferme sono state l'aumento di capitale di 800 milioni di euro, invece dell'1,2 miliardi da delega assembleare, e la fusione tra le controllate Cassa di Risparmio di Alessandria (Cral) e Banca di Legnano prevedendo un rapporto di concambio di 3,95 azioni di Banca di Legnano post-fusione per ogni azione detenute in Cassa di Risparmio di Alessandria.
Le indiscrezioni sul valore dell'operazione hanno dato ieri il via agli acquisti sul titolo, in rialzo del 12,16% a 1,6 euro.
Questa mattina titolo molto volatile; parte male, poi passa in positivo e alle 9.27 di nuovo in calo (-1,56%).
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