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9/14/2011 | Marco Gementi
L'Europa cadrà in recessione nei prossimi 12 mesi.
Questo è il risultato dell'inchiesta di BofA Merrill Lynch sui gestori di fondi per il mese di settembre.
Il 55% dei gestori europei ritengono che nel prossimo anno il PIL dell'Europa si arresterà virando in negativo. Ciò a fronte di solo il 14% che si aspettava la stessa sorte già nel mese di luglio.
I debiti sovrani e la situazione dei bancari dominano i rischi delle asset class globali. Attualemnte il 68% degli intervistati vede la crisi del debito dell'Eurozona come il rischio più pericoloso, rispetto al 43% di giugno e al 60% di agosto.
Il sentiment verso le banche europee è al suo minimo da quando l'indagine di BofA è iniziata nel gennaio del 2003.
Questa negatività sull'Europa si riflette nella posizione degli investitori sui titoli azionari della zona euro con le prospettive di un rallentamento della crescita. L'outlook è sono in sottopeso per i prosssimi 2 anni come quella attuale.
Mentre le altre regioni soffrono, il sentimento verso gli Stati Uniti è leggermente migliorato.
Solo il 9% dei gestori degli Stati Uniti si aspetta un indebolimento dell'economia nel prossimo anno. Gli investitori globali vedono una posizione di sovrappeso nei titoli statunitensi.
"L'indagine mostra come le paure sull'Europa stiano condizionando sensibilmente il resto del mondo" ha dichiarato Gary Baker, capo della strategia azionaria europea di BofA Merrill Lynch Global Research.
"I livelli attuali di avversione al rischio indicano che è tempo di cercare trend contrari", ha detto Michael Hartnett, direttore della strategia azionaria di BofA Merrill Lynch Global Research.
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