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8/31/2011 | Marcella Persola
Veneto Banca archivia il primo semestre del 2011 con un utile netto in crescita del 214,5%. Infatti il risultato è passato da 41,8 milioni del 30 giugno 2010 a 131,5 milioni dello stesso periodo nel 2011. Tale risultato - come riporta una nota del gruppo - ha beneficiato degli effetti fiscali legati all'affrancamento dell'avviamento derivante dalla fusione in Veneto Banca scpa di Banca Popolare di Intra, Banca di Bergamo e Banca Popolare di Monza e Brianza.
Il risultato della gestione operativa è stato di 139,4 milioni di euro, un 3,7% in più rispetto ai 134,3 milioni di giugno 2010. In aumento i volumi delle masse amministrate: dal 31 dicembre ad oggi, infatti, il prodotto bancario lordo e' cresciuto del 6,4%, attestandosi a 78,8 miliardi di euro. Nello specifico, la raccolta diretta ha raggiunto i 26,6 miliardi di euro, segnando un +7,9%, mentre la raccolta indiretta e' salita a 25,6 miliardi di euro, in aumento del 7,8%.
A fine giugno 2011 gli impieghi ammontavano a 26,7 miliardi di euro, in crescita del 3,7% rispetto a fine dicembre; una conferma della costante attenzione del Gruppo alle necessita' di imprese e famiglie anche in un momento di grande incertezza, caratterizzato da un generale rallentamento della produzione industriale delle principali nazioni europee. Dal giugno 2010 al giugno 2011 il margine di interesse e' passato da 276,2 a 295,9 milioni di euro, segnando un +7,1%. Nello stesso periodo, il margine di intermediazione e' salito da 434,3 a 484,1 milioni di euro, in crescita dell'11,5%.
"Al netto di ricavi ed oneri straordinari dei periodi di riferimento - ha detto l'ad di veneto Banca Vincenzo Consoli - la gestione risulta in linea con quanto conseguito nell'analogo periodo del 2010, un dato assolutamente positivo e di grande soddisfazione".
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