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8/31/2011 | marco.gementi
Dal quotidiano tedesco "Financial Times Deutschland" si apprende che l'European Banking Authority è preoccupata per l'insufficiente capitalizzazione di alcune banche del Vecchio Continente e chiede di permettere prestiti diretti alle banche da parte dell'Efsf, il fondo salva-stati creato per contenere la crisi del debito sovrano.
Anche il nuovo direttore generale dell'Fmi, la francese Christine Lagarde ha espresso timori sullo stato di salute del sistema bancario europeo.
Nei piani del presidente dell'Eba, Andrea Enria, il fondo, che può contare su liquidità per 725 miliardi di euro, diventerebbe azionista diretto delle banche in questione. A tutt'oggi, il campo d'azione dell'Efsf era limitato agli stati sovrani che, all'occorrenza, giravano i fondi di sostegno a singole banche.
La maggioranza dei 27 Paesi che aderiscono all'Eba avrebbe approvato la proposta, mentre Berlino si sarebbe subito detta contraria.
Nel pomeriggio di ieri, il BaFin, l'autorità di vigilanza del settore finanziario in Germania, ha affermato di essere contraria ad aiuti diretti da parte dell'Efsf alle banche e sottolinea che l'Eba non ha un mandato europeo nè competenze per presentare questo tipo di proposte.
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