Il colosso assicurativo Zurich Financial Service, che ha chiuso il primo semestre con l'utile in crescita del 20% a 1,97 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2010, ha deciso di ridurre l'esposizione verso i titoli di Stato italiani e di coprire la propria esposizione verso le blue chip europee, per diminuire il rischio nel suo portafoglio già conservativo.
 

Secondo quanto dichiarato dal cfo Dieter Wemmer alle agenzie internazionali, Zurich al 30 giugno aveva circa 8 miliardi di euro in buoni del Tesoro italiani in portafoglio e da allora li ha ridotti di circa 2 miliardi. Il gruppo svizzero, alla fine del secondo trimestre, aveva anche 5 miliardi di titoli di Stato spagnoli ed era esposto verso la Grecia per 18 miliardi.
 

Tornando alla semestrale, a spingere in alto i profitti  - si legge in una nota - è stata soprattutto la vendita del 5% delle quote nel gruppo assicurativo New China Life per 441 milioni di dollari (Zurich nell'azionariato è scesa dal 20 al 15%). Un'operazione che ha fatto schizzare in alto l'utile netto nel secondo trimestre (+88%) a 1,33 miliardi di franchi, dopo il forte calo registrato nel primo a causa delle conseguenze di alcune catastrofi naturali in Giappone e Nuova Zelanda, che sono pesate per oltre 500 milioni di dollari sui risultati del gruppo.
 

Anche nel periodo aprile-giugno, però, i tornado negli Usa sono costati circa 200 milioni di dollari al gruppo assicurativo, tanto che il rapporto tra le spese di gestione e i costi dei sinistri in confronto ai premi incassati nel primo semestre è peggiorato di 1,4 punti al 99,3%. Positiva, invece, la raccolta che è salita del 5% a 18,9 miliardi di euro nel ramo danni.