Un'altra giornata da dimenticare per i mercati. E tra le piazze europee si è distinta, in negativo, proprio la Borsa Italiana. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno, nella seduta di mercoledì 10 agosto, il 6,6% portandosi a quota 14.676 punti. Un risultato fortemente condizionato dall'ondata ribassista dei titoli bancari: Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Mps si sono distinte con pesanti ribassi pari rispettivamente a -13,72%, -10,17% e -9,78%. Non è andata meglio alle banche francesi che nel corso della giornata hanno raggiunto anche crolli vicini al -20%, come nel caso di Société Générale che secondo rumors (prontamente smentiti dalla società) sarebbe in forte difficoltà e con problemi di liquidità al punto da portare alcuni trader a sospettare che l'istituto stia vendendo oro a prezzi inferiori a quello di riferimento. 

 

Ma, tornando a Piazza Affari, gli scossoni di questi giorni stanno incidendo molto sul valore delle banche, al punto che, secondo le prime valutazioni, pubblicate da Radiocor, la somma delle capitalizzazioni degli istituti di credito presenti nel paniere Ftse Mib è oggi pari a poco più di 46 miliardi di euro. Ovvero la somma di tutte le banche italiane è quasi in linea con il valore della sola Bnp Paribas (43,48 miliardi) e inferiore alla metà della capitalizzazione di Hsbc (105 miliardi di euro circa). Considerando le brusche perdite di questo inizio agosto Intesa Sanpaolo e Unicredit oggi valgono rispettivamente 18,1 e 18,8 miliardi di euro, mentre Mps (la terza banca italiana) è valutata meno di 5 miliardi, nonostante il recente aumento di 2,1 miliardi di euro.