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Ghizzoni: banche un mezzo degli speculatori non un fine

7/20/2011

Secondo l'ad di Unicredit gli istituti italiani sono molto liquidi e si prestano molto bene alle vendite allo scoperto


La volatilità di questi giorni non è legata alla presenza, ingombrante, nei portafogli delle banche di titoli di stato. Ne è sicuro l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni. "Le banche italiane - ha spiegato - sono state un mezzo più che un fine della speculazione in questi ultimi giorni perché sono molto liquide e si prestano molto bene alle vendite allo scoperto. E chi ha fatto operazioni sul titolo nelle ultime settimane non ha certamente verificato i fondamentali del gruppo: andando corti sulle banche si va corti anche sul Paese".


Insomma, quella dei giorni scorsi è stata "un'attività di vendite allo scoperto sia sulle banche che sui Btp che ha generato volatilità che non è però legata ai fondamentali della banca", ha aggiunto l'ad Unicredit che si è detto "assolutamente soddisfatto" dei risultati degli stress test sulle banche. La speculazione, ha concluso, non è dovuta a un "improvviso deteriorarsi dei fondamentali italiani", ma è legata alla catena iniziata con la Grecia e "fino a che non si risolve questo il problema resta". Domani è atteso l'incontro straordinario dell'eurozona per evitare il crac di Atene.

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