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7/13/2011 | Massimo Morici
La crisi debitoria che sta contagiando l’Europa e la turbolenza dei mercati in queste ultime settimane non stanno spingendo i principali gestori europei a rivoluzionare i portafogli, secondo SocGen che oggi ha presentato il Global Capital Market Outlook per il secondo semestre 2011 “Sicuramente in questi scenari il vero cambiamento nell'asset allocation è nella percentuale di cassa che viene ritenuta. Una variabile esplosa nel 2008 - 2009, quando si è passati da una media del 5% al 15 – 20%”, spiega Antonio Guadagnino, responsabile Debt Capital Market area corporate di SocGen.
Sulla composizione, “nei total return i governativi al momento non danno grandissima soddisfazione, i finanziari un po’ meno. L'equity è tornato di voga, anche se la volatilità del mercato porta e rivedere le posizioni in maniera repentina. Complessivamente nel corporate non ci è parso di vedere alcuna modifica e le posizioni vengono tenute con convinzione”, prosegue.
La crisi però offre anche delle buone opportunità per chi ha maggiori propensioni al rischio. Per questo si registrano buone performance dell'high - yield, che a livello europeo conta un volume di emissioni nel primo semestre intorno ai 28 miliardi di euro, che a fine anno salirà fino a 40 miliardi. “Un settore che attira gli investitori interessati a incrementare il ritorno dei loro investimenti. Basti pensare che l’ammontare totale dell'high - yield rispetto al totale di emissioni è salito al 30% quest'anno dal 23% del 2010. L'appetito per il rischio è salito”.
Per il secondo semestre, tuttavia, c'è qualche spiraglio per la ripresa. Perché se il primo è stato sostanzialmente positivo, settembre sarà un mese intenso, secondo la banca d'investimento francese, e vedrà scattare la competizione tra emittenti e compratori, mercati permettendo, per afferrare le prime occasioni disponibili dopo il break estivo. "Nei primi cinque mesi, nonostante la crisi debitoria, il terremoto in Giappone e le rivolte in Medio Oriente, il mercato ha tenuto. A giugno la crisi finanziaria è peggiorata, ma come è degenerato in fretta il mercato potrebbe anche stabilizzarsi", conclude Mario Cortese, Head of Global Finance di SocGen per l’Italia.
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