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7/12/2011 | Massimo Morici
Le banche e le società finanziarie operanti in Italia continuano a registrare consistenti flussi di nuove sofferenze, che nei primi tre mesi del 2011 "sono risultati pari, al netto dei fattori stagionali e in ragione d'anno, all'1,8% dei prestiti". Lo ha detto il vice direttore generale della Banca d'Italia Giovanni Carosio nel suo intervento all'assemblea di Federconfidi.
"Il ritorno verso condizioni fisiologiche nei tassi di insolvenza procede lentamente e i crediti alle imprese in difficoltà rimangono elevati, prossimi al 6 per cento dei finanziamenti in essere" ha aggiunto Carosio. Secondo il vicepresidente di Bankitalia "la crescita dei prestiti si è rafforzata nella prima parte di quest'anno e nei dodici mesi terminanti a maggio è stata del 3,4 per cento, valore nettamente più alto di quello medio europeo"; tuttavia l'evoluzione del credito "continua a risentire delle incertezze che ancora gravano sulla ripresa economica" e delle "diffuse condizioni di fragilità che caratterizzano i bilanci delle imprese".
Il Supplemento al bollettino statistico diffuso ieri da Bankitalia ha mostrato però come nel mese di maggio il tasso di crescita delle sofferenze bancarie, calcolato sui 12 mesi e non corretto per le cartolarizzazioni, abbia registrato un calo attestandosi al 24,8% dal 26,3% del mese precedente. Notizie positive anche sul fronte prestiti: quelli al settore privato hanno mostrato un tasso di crescita del 4,4%,in aumento dello 0,1% rispetto ad aprile, mentre quelli alle famiglie sono leggermente calati, dal 5,3% di aprile al 5,2 di maggio.
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