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7/11/2011 | Redazione Advisor
Le assicurazioni più esposte con la Grecia, stando al Wall Street Journal, sono quelle francesi (9 miliardi di euro) e quelle tedesche (3,5 miliardi). Ma anche quelle italiane non scherzano affatto. Anzi si piazzano al secondo posto con circa 4 miliardi di euro. La gestione delle compagnie italiane, infatti, è da sempre molto prudente: gli investimenti sono per quasi l'85% in reddito fisso, di cui l'80% in titoli di stato, soprattutto italiani, ma anche esteri (area euro). Compresi quelli dei cosiddetti Pigs.
Ad oggi tre quarti dei titoli greci in cui ha investito il comparto assicurativo italiano è presente nel portafoglio di Generali (3 miliardi), che ha in tasca anche 3,5 miliardi di bond portoghesi, 1,8 miliardi di bond irlandesi e 3,8 miliardi di bonos spagnoli, stando a un'elaborazione del settimanale Borsa e Finanza. Mediolanum, invece, che è esposta per soli 164 milioni di euro in bond greci, ha preferito riempirsi di bonos: 952 milioni. Al terzo posto c'è Fondiaria Sai con 125 milioni di euro di titoli greci in tasca.
Tuttavia a preoccupare è anche la massiccia presenza di bond tricolori, che potrebbero essere investiti dall'effetto domino nel caso lo spauracchio default dovesse diventare realtà in Grecia. Soprattutto per Generali, che ha in portafoglio 47,3 miliardi di euro in bond italiani, e Fondiaria Sai, con 14,2 miliardi.
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