Gelo estivo sui mercati finanziari. Almeno questa è l'idea che emerge dall'UBS Wealth Management Research (WMR). Secondo gli esperti della banca svizzera, difatti c’è la sensazione di vivere un déjà-vu: gli eventi in Grecia e i timori sul rallentamento della crescita negli Stati Uniti hanno fatto tremare i mercati finanziari globali, e sembra di essere tornati all’estate 2010.

 

Ma ci sono differenze sostanziali rispetto ad allora: la ripresa economica è ora più diffusa e sembra molto improbabile una ricaduta nella recessione. La domanda interna ha una base più solida, fondandosi su crescita di occupazione e incremento del reddito. Le aziende stanno cercando opportunità di investimento e i mercati emergenti nella maggior parte dei casi hanno superato la fase di stretta dei tassi d’interesse. Mentre l’incertezza relativa alla crisi della Grecia non è meno seria, per gli investitori nel reddito fisso, nelle azioni e nelle valute globali ci sono suggerimenti chiari. 

 

Sul fronte azionario per gli esperti di UBS un contesto di mercato volatile porta a preferire e optare per portafogli investimenti azionari difensivi, preferendo tra questi in particolare i titoli ad alto tasso di rendimento azionario.

 

Le prospettive migliori le riservano le azioni dei mercati emergenti, in particolare in Asia, Taiwan e Cina. Questi mercati sono sostenuti da cospicui consumi interni. Le società tedesche restano tra le preferite invece nell'Eurozona, queste beneficiano di notevoli spese di conto capitale, una buona esposizione alle regioni di crescita dei mercati emergenti e della crescita del consumo interno. Secondo gli esperti di UBS sarebbe preferibile optare per investimenti più difensivi in modo da garantire stabilità al portafoglio. Tra i settori ciclici quello dell'industria e dei materiali presentano i fondamentali migliori.