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5/2/2011 | Redazione Advisor
L'industria finanziaria è cambiata completamente rispetto a quattro anni fa. Per il presidente del Financial Stability Board (Fsb) Mario Draghi, è venuto il momento di cambiare le leggi in quanto è «essenziale e decisivo assicurare una coerenza a livello internazionale» per quanto riguarda la regolamentazione finanziaria e per non perdere quanto realizzato finora.
Infatti la crescita economica globale è ripresa dopo la crisi «guidata dalla rapida crescita dei paesi emergenti e da quella più modesta nelle economie più avanzate», continuano quindi ad esserci «linee di faglia», ha avvertito il presidente del Fsb citando Raghuram Rajan, che «pongono rischi globali».
Tra questi, ha messo in evidenza Draghi, ci sono in particolare politiche economiche divergenti, debiti sovrani in aumento, prezzi delle commodities in crescita, pressioni sui tassi di cambio e disequilibri nei pagamenti internazionali. Questi rischi quindi, ha avvertito Draghi, «è probabile che restino con noi ancora per diverso tempo».
La «cooperazione globale» è quindi più che mai necessaria anche per quel che riguarda le cosiddette «shadow banking», il settore bancario ombra, con l'Fsb pronto a presentare le sue raccomandazioni entro il prossimo autunno. La sfida per Draghi è dunque quella di «superare le resistenze di alcune giurisdizioni» e di mettere a punto standard minimi e regole che siano davvero comuni. «Serve la disponibilità dei governi ad agire - ha sottolineato - e ad adeguare la propria legislazione con quella degli altri». Da questo - ha aggiunto il governatore di Bankitalia - dipenderà la capacità del sistema finanziario europeo e internazionale di reagire ai prossimi eventuali shock finanziari.
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