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Intesa Sanpaolo, ok all'aumento di capitale da 5 miliardi

4/6/2011 | Italo Marchesi

L'operazione, la cui esecuzione è prevista entro luglio 2011, avverrà mediante emissione di azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,52.


 

Intesa SanPaolo stima di raggiungere 4,2 miliardi di utile nel 2013 (nel 2010 sono stati 2,7 miliardi). È quanto emerge dal piano d'impresa triennale varato dal gruppo e comunicato dalla banca all'indomani della tornata di riunioni del consiglio di sorveglianza e di gestione. I consigli di Intesa Sanpaolo hanno anche deliberato un aumento di capitale di 5 miliardi di euro che verrà proposto all'assemblea straordinaria convocata per il 9-10 maggio 2011. 

 

L'operazione, la cui esecuzione è prevista entro luglio 2011, avverrà mediante emissione di azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,52 e vedrà l'offerta in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie e a quelli titolari/portatori di azioni di risparmio. Il prezzo complessivo sarà stabilito dal consiglio di gestione in prossimità dell'offerta. L'aumento di capitale da 5 miliardi "allinea il gruppo a quella che viene considerata la nuova normalità "in termini di requisiti di capitale: circa il 10% di Core Tier 1 ratio, da subito, e di Common Equity ratio (Basilea III pro-forma), entro il 2011".

 

Intesa Sanpaolo ha inoltre comunicato che Banca IMI e BofA Merrill Lynch agiranno quali joint global coordinator e joint bookrunner nell'ambito dell'offerta. Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs International e Morgan Stanley, che interverranno quali joint bookrunner, si sono impegnate, unitamente a BofA Merrill Lynch, a sottoscrivere - a condizioni e termini usuali per tale tipologia di operazioni - l'aumento di capitale fino ad un ammontare massimo di 5 miliardi. Parteciperanno altresì al consorzio di garanzia che sarà costituito in relazione all'aumento di capitale, in qualità di Co-Bookrunner, Commerzbank, Bnp Paribas, Citi, UniCredit Corporate & Investment Banking, Banco Santander, Hsbc Bank.

 

Per quanto riguarda, infine, gli altri aspetti del piano di impresa, Intesa Sanpaolo comunica che i principali indicatori, con un obiettivo di common equity ratio pro-forma al 2011 di circa il 10%, sono: proventi operativi netti di 19,6 miliardi al 2013 e di 21,7 miliardi al 2015, con una crescita media annua rispettivamente del 6,1% e del 5,7% dai 16,4 miliardi del 2010, calcolati pro-forma. Il rapporto cost-income passa dal 56,1% del 2010 al 46,7% nel 2013 e al 43% nel 2015. Le rettifiche nette su crediti migliorano dagli 82 punti base del 2010, sempre pro-forma, a 61 punti base nel 2013 e a 56 punti base nelle proiezioni al 2015. Il rapporto raccolta/impieghi alla clientela dovrà passare al 106% dell'anno scorso al 104% nel 2013 e al 103% nel 2015. 

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