Il tema dell'aumento di capitale è l'argomento caldo della giornata. Mentre il cda di Ubi Banca ha approvato un aumento di capitale di 1 miliardo, e rumors di mercato vorrebbero che anche Mps sia pronta a un aumento di capitale di 2 miliardi di euro. Ieri la banca ha comunicato che il Tier 1 dell'istituto senese è salito di 40 punti base, attestandosi all’8,8%, per effetto dell’annullamento del filtro prudenziale sull’avviamento.

 

Oggi toccherà ad Intesa Sanpaolo affrontare nel pomeriggio durante la riunione del Cdg e del Cds del possibile aumento di capitale. Secondo indiscrezioni non è escluso che il Consiglio possa dare l'ok alla conversione di azioni ordinarie ai possessori di azioni di risparmio, operazione che rientrerebbe nella struttura dell'aumento di capitale. Anche se il beneplacito è già arrivato dal presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, che dalle pagine di Repubblica di questa mattina ha affermato "Noi domani (oggi per chi legge, ndr) presentiamo un piano da cui risulterà che anche senza la ricapitalizzazione, noi avremmo ugualmente potuto rispettare nei termini previsti tutti i parametri. Siccome non c'e' bisogno dell'aumento di capitale per raggiungere questi risultati, sono aperte fino a domani (oggi, ndr) le due alternative. Se ci sarà l'aumento di capitale questo rafforzerà ulteriormente la banca".

 

E sembra che non solo Intesa abbia bisogno di nuovo capitale. Alcuni analisti, in particolare Chevreaux,  affermano che anche Unicredit potrebbe averne bisogno. 

 

Oggi Barclays ha pubblicato un report sulle banche italiane cambiando le proprie previsioni. Su Ubi Banca gli analisti hanno deciso di abbassare il target a 7 euro dal precedente 8,4 euro. Unicredit è l'unico titolo sul quale continuano a rimanere "bullish" perché sugli altri, vedi alla voce Mps e Intesa Sanpaolo pesa la componente margini di interesse (meno su Intesa) e i flussi dei non perforino loans. 

 

 

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