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9/30/2013 | Massimo Morici
Dopo una settimana resa caldissima dalle indiscrezioni stampa su un possibile avvicendamento al vertice di Intesa Sanpaolo, alla fine le dimissioni da parte del consigliere delegato Enrico Cucchiani sono arrivate sul serio ieri sera dopo la convocazione alle 18 a Milano dei due consigli straordinari di sorveglianza e gestione - la banca adotta il sistema duale - che le hanno accettate all'unanimità.
Al suo posto entra Carlo Messina (nella foto), romano, 51 anni, direttore generale vicario del gruppo. Una soluzione - lampo, la svolta era attesa per martedì, e che si è conclusa con una buona uscita da 3,6 milioni di euro per Cucchiani, 63 anni, milanese, che ha guidato l'istituto per 21 mesi dopo la nomina dell'ex ceo Corrado Passera a ministro dello Sviluppo economico nel governo dei tecnici.
I consiglieri di Intesa, quindi, hanno deciso di anticipare i tempi per ridare stabilità alla banca prima della riapertura dei mercati, che comunque stamane pare non gradire la decisione: il titolo ha aperto a -4,36%, dpo aver perso quasi 2 miliardi di capitalizzazione la scorsa settimana. A spingere i principali soci azionisti al ricambio, secondo le ricostruzioni comparse stamane sui principali quotidiani, non sarebbero i risultati conseguiti dall'ex manager di Allianz (il titolo di Intesa durante la sua guida ha recuperato valore fino a 30 miliardi), ma un'idea diversa di fare banca rispetto a quella che ha sempre avuto in mente il presidente del consiglio di sorveglianza Giovanni Bazoli: Banca di sistema per il secondo e banca che risponde soprattutto al mercato, per il primo.
Non solo. A Cucchiani sarebbero state contestate l'alta conflittualità con la prima linea dei dirigenti (suscitò clamore a inizio estate l'uscita dell'ex numero uno della Banca dei Territori, Giuseppe Castagna) e l'attivismo nella ricerca di nuovi investitori destinati ad affiancare le fondazioni nella compagine azionaria. Quanto al nuovo numero uno (Messina), quattro mesi fa sostituì proprio Castagna alla guida della Banca dei Territori ed è dato in buoni rapporti con Bazoli, i cui rapporti risalgono agli anni in cui lavorò al Banco Ambrosiano Veneto. Da allora il manager romano ha fatto strada, diventando direttore finanziario di Banca Intesa nel 2008 e nel 2012 direttore generale.
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