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Titoli di Stato, piacciono più alle banche che ai fondi

1/15/2013

A parlare è l’ultimo bollettino della Banca d’Italia che ha analizzato i possessori di Bot, Btp e Cct nel periodo tra gigno 2011 e giugno 2012.


Nell'arco temporale di 12 mesi, tra giungo 2011 e giugno 2012, la percentuale di possessori stranieri di titoli di stato italiani è scesa dal 46,8% al 27,8%.

 

A parlare è l’ultimo bollettino della Banca d’Italia che permette di verificare anche chi ha aumentato le quote di portafoglio destinate a Bot, Btp e Cct.

 

La parte del leone l’hanno fatta le banche, la cui quota in portafoglio è passata dal 13,2% al 20,6%. Importante incremento per le gestioni patrimoniali passate dal 5,1% al 7,9%, per i forzieri della Banca d’Italia (dal 4,2% al 5,6%) e per famiglie italiane che dal 10,4% del giugno 2011 sono arrivate a detenere a fine giugno 2012 l’11,9% dei titoli di stato della penisola.

 

In contrazione, al contrario, la quota di titoli governativi italiani detenuti dalle compagnie d’assicurazione (dall’11,9% al 10,8%) e anche dai fondi comuni d’investimento italiani (dal 3,8% al 3,1%). 

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