Cambiamenti all'orizzonte per Ubi Banca.

Il quinto gruppo bancario italiano per attivi (132 miliardi) e sportelli (1.800), con sede a Bergamo ma con un quartier generale a Brescia, dovrà infatti nominare il nuovo consiglio di sorveglianza (cds) che, a sua volta, rinnoverà quello di gestione (cdg).
 
Come riporta Il Messaggero, la nuova governance è condizionata dall'anagrafe e cavalcata da un malcontento nell'azionariato: il titolo è sprofondato non solo a causa della crisi che ha assottigliato la redditività ma anche, secondo le accuse, da scelte gestionali discutibili sfociate in una recente interrogazione parlamentare firmata da Elio Lannutti.
 

La situazione

La presidenza del cds di Ubi è vacante per la recente scomparsa di Corrado Faissola.
La vacatio è retta dal vicepresidente vicario Giuseppe Calvi, avvocato di Bergamo che dovrebbe andare avanti fino all'assemblea. Al vertice del cdg, invece, c'è Emilio Zanetti, 81 anni, un altro banchiere della vecchia guardia, che però non si ricandiderà.

 

In gioco, dunque, le due poltrone principali del gruppo più la scelta di altri 22 consiglieri di sorveglianza e altri 9 di gestione tra cui il consigliere delegato, carica oggi ricoperta da Victor Massiah.

Le grandi manovre sono gia' cominciate e vedono in prima fila Giorgio Jannone, deputato del Pdl.
 

L'assemblea si terrà a Bergamo dove comunque cresce la candidatura del notaio Armando Santus.
Ecco perché alla presidenza del cdg potrebbe spuntarla Andrea Moltrasio, ex vicepresidente Confindustria che potrebbe stringere un asse con Jannone e i cuneesi. Ma dovra' vedersela con Franco Polotti, presidente del Banco Brescia.