Tempo di lettura: 1min

Fuga di capitali, l'Italia frena la Svizzera

11/21/2012 | Redazione Advisor

Il ministro dell'Economia Vittorio Grilli ritiene che non sarà possibile chiudere l'accordo entro fine anno, come vorrebbero le banche della confederazione perché...


Sembrava tutto quasi definito, tanto che si ipotizzave che entro il 21 dicembre l'accordo sarebbe stato concluso (si veda l'articolo: Fuga di capitali: c'è la data per l'accordo Italia - Svizzera) e invece ieri il Ministro dell'Economia Vittorio Grilli ha detto che l'accordo non può prevedere amnistie. Come riporta MF il timore del rappresentante dell'esecutivo italiano è che vi sia un rischio di fuga di capitali verso i paradisi fiscali.

Oggi le banche svizzere detengono in tutto patrimoni per 5.300 miliardi di franchi: il 51% di clienti esteri, e  secondo le stime gli asset italiani dovrebbero essere all'incirca pari a 100 miliardi, anche secondo altri potrebbero essere addirittura 250 miliardi. 

Secondo Grilli la chiusura entro fine anno, verso la quale spingono soprattutto le banche della confederazione, è troppo ravvicinata. "Ci sono ancora problemi di trasparenza, scambio di informazioni e normativa anti-riciclaggio". Insomma il messaggio dell'esecutivo italiano sembra abbastanza chiaro. Si all'accordo, ma no a condoni e sconti.  

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?