Tempo di lettura: 1min
11/15/2012
Citigroup è nel mirino di alcuni azionisti che, a caccia del risanamento della finanza, chiedono lo "spezzatino" della storica banca americana.
Il fondo Trillium Asset Management, con sede a Boston e un miliardo di dollari in gestione compresi 182 mila titoli Citi, ha accusato l'istituto di eccessiva lentezza nella riorganizazione delle attività, proponendo in una mozione da sottoporre all'assemblea dei soci lo scorporo di «uno o più business».
I dettagli
La proposta, che passa da un gruppo di suore, le Sorelle Benedettine di Mount St. Scholastica, al fondo pensione del sindacato dei dipendenti pubblici locali Afscme, è esplicita nelle motivazioni e negli obiettivi: l'istituto deve recuperare almeno 50 miliardi di dollari di valore, cioè «la differenza tra quanto Citi afferma che i suoi asset valgono e quanto invece oggi li valuta il mercato».
«I progressi di Citigroup verso una semplificazione e una riduzione del rischio nel business sono stati lenti e incompleti», ha sentenziato il chief executive di Trillium, Matthew Patsky, specializzato in investimenti «sostenibili e responsabili».
Simili elementi «possono minacciare il rendimento per gli azionisti» attraverso una serie di conseguenze negative: «Fallimenti nella gestione del rischio, aumenti nei controlli delle autorità di regolamentazione, costi legali in ascesa, necessità di elevati requisiti di capitale e pessima immagine pubblica».
La richiesta
«È tempo che il cda – ha fatto sapere Lee Saunders di Afscme – offra agli azionisti un piano per recuperare il valore dell'istituto».
La banca, la terza del paese, dalla crisi ha finora ceduto 60 business e ridimensionato gli asset di 600 miliardi.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie