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Ue, la riforma bancaria muove i primi passi

10/3/2012

Le nuove modifiche ricordano in parte il tentativo americano di separare banca d'investimento e banca tradizionale.


A quattro anni dallo scoppio della crisi finanziaria, l'Europa sta valutando nuove e profonde modifiche al proprio sistema bancario.


Ieri un gruppo di lavoro, presieduto dal governatore finlandese Erkki Liikanen, ha pubblicato un atteso rapporto, nel quale suggerisce una separazione tra attività rischiose e attività di deposito nei singoli gruppi bancari.
Il suggerimento ricorda in parte il tentativo americano di separare banca d'investimento e banca tradizionale.
 

I dettagli

Liikanen ha spiegato che separare legalmente «attività particolarmente rischiose» avrebbe come obiettivo di rendere le banche più solide e di «limitare il rischio implicito o esplicito dei contribuenti nelle contrattazioni dei gruppi bancari».
Un altro suggerimento è di versare bonus bancari in titoli di debito, il cui valore scadrebbe nel caso di fallimento.
 

Nel rapporto di 139 pagine, il gruppo di lavoro composto da 11 persone specifica che le attività che andrebbero separate legalmente (ringfenced in inglese, una possibile traduzione in italiano è segregate) potrebbero essere le contrattazioni in nome proprio in titoli e derivati delle banche. La separazione avverrebbe grazie a «una entità separata che può anche essere una società d'investimento o una banca» in seno allo stesso gruppo bancario.
 
Liikanen propone che la segregazione avvenga solo quando il volume delle contrattazioni raggiunge una certa soglia. Suggerisce che l'operazione non è necessaria quando queste attività rappresentano il 15-25% degli attivi, o non superano i 100 miliardi di euro. Il gruppo di lavoro propone inoltre di consentire il cosiddetto bail-in, la piena partecipazione dei detentori di obbligazioni e crediti alla gestione di un fallimento bancario, in modo da evitare l'uso troppo facile del denaro pubblico.
 


Il confronto con Usa e UK
Per molti aspetti, la proposta di Liikanen e dei suoi colleghi - tra cui Marco Mazzucchelli, un ex banchiere italiano oggi visiting scholar all'MIT Sloane - è una terza via rispetto a quelle presentate in questi mesi nel mondo anglosassone. Negli Stati Uniti, l'ex governatore della Riserva Federale Volker ha proposto di vietare alle banche di speculare con i propri fondi; in Gran Bretagna, l'economista John Vickers ha suggerito una separazione più netta, con l'aggiunta di speciali cuscinetti di capitale. 

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