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Mps, riduzione delle esternalizzazioni di personale

9/21/2012

Lo rivelano i sindacati della banca in un comunicato sullo stato delle trattative nel quale lamentano il passo indietro di Rocca Salimbeni quando invece sembrava profilarsi una soluzione diversa.


Banca Mps non molla sulle esternalizzazioni del personale anche se ha ridotto il perimetro dagli oltre 2.300 addetti indicati nel piano industriale a circa 1.600 addetti.

 

Lo rivelano i sindacati della banca in un comunicato sullo stato delle trattative nel quale lamentano il passo indietro di Rocca Salimbeni quando invece sembrava profilarsi una soluzione diversa.

«Non vorremmo - scrivono le segreterie dei sindacati aziendali (Fabi, Fiba, Fisac, Sinfub, Ugl e Uilca) che questa rigidità manageriale derivasse esclusivamente dalla necessità di presentare ai mercati l'uscita di migliaia di colleghi dal gruppo».

 

I sindacati, come riporta Il Sole 24 Ore, ricordano di aver proposto ipotesi di riduzione del costo del personale al fine di superare le tensioni occupazionali con la ricerca di «soluzioni solidaristiche e socialmente sostenibili». Tra le proposte dei sindacati, la destinazione dei risparmi sul costo del lavoro (temporanei e limitati al triennio del piano industriale) al finanziamento del fondo per il sostegno al reddito indispensabile per attuare dei prepensionamenti.

Tra i sacrifici proposti, tuttavia, la banca non considererebbe i 185 milioni rivenienti dalla decurtazione della retribuzione del personale del gruppo nel 2012. 

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