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Fitch lancia un segnale a Draghi

8/10/2012

Dal recente sondaggio dell'agenzia di rating sull'umore degli investitori esce un messaggio chiaro: la zona euro ha bisogno di un LTRO.


Draghi è avvisato.


L’agenzia di rating Fitch ha pubblicato i risultati del suo sondaggio trimestrale sull’umore degli investitori, che si è svolto nel periodo tra il 2 luglio e il 2 agosto e ha coinvolto gestori che muovono asset per 7.200 miliardi di dollari.

Secondo il report, l’outlook per le banche è in peggioramento e cresce quindi l’aspettativa per il ripetersi di un’operazione di rifinanziamento a lungo termine (Ltro da 1000 miliardi di euro) da parte della Bce.

 

Il sondaggio

Nel dettaglio, il 53% degli intervistati ritiene che le condizioni del credito per le banche peggioreranno. Cresce quindi il partito degli scettici, che si fermava al 43% in aprile e al 38% a gennaio.
"Il dato si confronta con quelli registrati nel terzo e quarto trimestre del 2011", commentano gli analisti dell’agenzia di rating, "e indica che il sollievo temporaneo portato dalla Ltro di dicembre e febbraio si è esaurito".

 

Sul fronte degli ottimisti si colloca solo il 28% degli intervistati, che vede condizioni di accesso al credito in miglioramento, mentre quelli che non si aspettano grandi cambiamenti sono il 19% del campione. Dall’inchiesta emerge anche una crescita degli investitori che prevedono "sfide più impegnative a livello di rifinanziamento" per gli istituti di credito del Vecchio Continente: i pessimisti salgono al 24% contro il 13% di aprile e il 22% di gennaio.

 

Le recenti esternazioni del governatore Draghi hanno però contenuto il panico ma, nonostante le assicurazioni arrivate dall’Eurotower, l’ampia maggioranza degli intervistati (60%) ritiene che il debito sovrano resterà il fulcro dei problemi europei.


 

La soluzione

Sulla scorta di queste impressioni, Fitch ha tratto una soluzione: una nuova Ltro.
Secondo una fetta pari all’82% del campione un nuovo colpo di bazooka di liquidità sarà inevitabile entro i prossimi due anni. Per la metà di questi Ltro-sostenitori la nuova iniezione avverrà nel 2013/2014, quando si esauriranno definitivamente gli effetti delle ultime due aste.

Non manca però un buon partito (33% del campione) che mette in calendario la Ltro entro la fine dell’anno; addirittura il 7% degli intervistati crede che sia meglio non attendere la fine dell’estate per inondare le banche di euro a basso costo. Da parte loro, gli analisti di Fitch concordano con la maggioranza e ritengono che lo scenario più possibile sia quello di una Ltro nel 2013/2014.

 

 

 

 

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