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7/8/2011 | Massimo Morici
Lo stop temporaneo al recepimento delle Ucits IV, che mira a creare un mercato unico europeo dei fondi comuni d'investimento, renderebbe vani i tentativi dell'Agenzia delle Entrate per cercare di riportare la base imponibile in Italia e aumentare così il gettito fiscale.
Lo scrive oggi Finanza e Mercati, secondo cui, con l'introduzione del passaporto europeo delle Sgr, la Ucits IV si trasformerebbe in una sorta di sanatoria per le società di gestione localizzate all'estero riconducibili a strutture domestiche, che gestirebbero un capitale totale di 180 miliardi di euro.
E considerando che l'Italia perde ogni anno dai 2 ai 3 milioni di gettito fiscale per ogni miliardo gestito oltre confine, la perdita per il fisco ammonterebbe a 500 milioni di euro. Inoltre, la Ucits IV potrebbe incentivare la delocalizzazione delle Sgr, visto che la via estera è preferibile non solo per esigenze fiscali, ma anche di carattere operativo, commerciale e regolamentare.
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