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4/11/2013 | Roberto Abate
L'incertezza politica spinge i gestori a bocciare l’Italia, anche se le SGR non temono un rischio di contagio per l’Europa. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto tra le principali società di gestione e intermediazione che operano in Italia da Morningstar (qui i risultati in dettaglio).
In particolare, rispetto a marzo le previsioni per l’Italia sono peggiorate. Oltre il 31% dei gestori si aspetta un ribasso nei prossimi sei mesi (nessuno a marzo) e un altro 25% prevede l’oscillazione attorno agli attuali livelli. Gli ottimisti sono passati dal 43 al 37,5%. La principale preoccupazione riguarda l’instabilità politica, la difficoltà a formare un governo e l’ipotesi di nuove elezioni a breve.
Considerando la strategia di investimento, c’è chi preferisce assumere un atteggiamento prudente di fronte alla prospettiva di un aumento della volatilità, mentre altri considerano i possibili ribassi come un’occasione per incrementare la posizione azionaria. Il settore finanziario, prosegue l'indagine Morningstar, che è quello che pesa di più su Piazza Affari, è il più penalizzato dalla situazione di incertezza, per la sua forte esposizione ai titoli di stato. Secondo le statistiche della Banca d’Italia, il sistema bancario possiede 351,6 miliardi di euro di governativi, il livello più alto dal 1998.
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